FlexHub è un’applicazione server per la rete Direct Connect, scritta in LUA da Daywalker™, FlipFlop™ ed en_dator e disponibile sia per Linux che per Windows. Nato con l’intento dei due sviluppatori di creare un hubsoft in grado di supportare sia il protocollo NMDC che ADC, al momento è ancora in fase beta ma ha già numerose funzioni e caratteristiche simili agli hubsoft più conosciuti ( Verlihub e Ptokax ). Tra le principali carratteristiche spiccano il supporto dei protocolli NMDC ed ADC sulla medesima porta, il deflood configurabile, la possibilità di creare un numero illimitati di profili utente, la mainchat integrata nell’interfaccia grafica, il monitoraggio del traffico e le statistiche dell’hub, la possibilità di eseguire più hub con una sola installazione, e molto altro.
Essendo, come detto, ancora in versione beta, non supporta ancora plugins e script, ma gli sviluppatori stanno lavorando per implementare queste funzioni e per renderlo compatibile con i plugins esistenti per gli altri hubsoft. Unico svantaggio, al momento, è che l’hub potrebbe diventare instabile se si superano i 1000 utenti.
Passiamo ora alla parte tecnica e vediamo come eseguire FlexHub su di un sistema Linux (è stato testato su varie distro, quali ad esempio Debian. Fedora, Kubuntu, Ubuntu, BackTrack, Mandriva, Chakra, Archlinux, ecc..). Nella fattispecie, come di consueto, sarà presa come punto di riferimento Archlinux, ma la procedura è analoga per le altre distribuzioni. Prima di tutto assicuriamoci di aver installato le seguenti librerie (i nomi potrebbero variare da distro a distro): libncurses5, libxinerama1, libxxf86vm1, libsm6, libgtk+-11-2.0_0, libcanberra-gtk0. FlexHub non necessita di installazione, ma è eseguibile direttamente dalla cartella principale, per cui non dovremo far altro che scaricare il pacchetto, estrarlo, rendere eseguibile il file FlexHub.lua ed eseguirlo:
wget
http://www.flexhub.org/downloads/FlexHub_0.2_1417_linux.tgztar xvz FlexHub_0.2_1417_linux.tgz
cd /FlexHub
chmod +x lua
./lua ./FlexHub.lua
L’ultimo comando serve per avviare l’hub, e può essere integrato con parametri atti a specificare le porte e l’indirizzo IP in ascolto, nick e password per l’owner (necessari al primo avvio), l’abilitazione della GUI, la directory di configurazione, ecc..
Ad esempio, per avviare un hub senza interfaccia grafica sulla porta 8000 e registrare l’owner con nick: ice e password: 12345, dovremo dare il seguente comando (dopo esserci posizionati nella directory di FlexHub):
./lua ./FlexHub.lua –nogui –nick=ice –pass=12345 –port=8000
Per fermare l’hub, dovremo individuare il PID relativo al processo e killarlo.
Per dubbi, quesiti, esempi, settaggi, supporto ed altro, si rimanda al manuale , al wiki ed al forum.
Fonte:
http://www.daywalker-tuxfamily.it/guide/FlexHub_Linux.pdf